Piero
della Francesca
✆ Doble retrato de los duques de Urbino |
Roberto Finelli |
Da Rappresentanza a Rappresentazione: in questa formula si può
riassumere, a mio avviso, la trasformazione più rilevante che ha subito la
Politica nella modernità dell’ultimo quarantennio. Ma non per ragioni autonome,
o per una presunta virtù e capacità propria di modificarsi comunque e di
assumere con ciò nuove forme – quasi a celebrare la fantasia di tutti coloro
che hanno interpretato il moderno come autonomia del Politico -, bensì a
seguito di quella trasformazione dell’Economico, che, a mio avviso, l’ha
guidata e l’ha fondata quanto a precedenza ontologica nella costituzione della
vita sociale, e che è ormai ben nota come passaggio dal fordismo al
postfordismo.
Un mondo rovesciato
Come ormai da più tempo vengo scrivendo questo passaggio
epocale va inteso, nel linguaggio della filosofia, come l’approfondimento e la
radicalizzazione dell’Astrazione in cui si compendia l’Economico capitalistico,
con lo svuotamento del Concreto che ne consegue e la superficializzazione del
Mondo che ne costituisce l’esito.