Karl Marx ✆ Sojo |
Paolo Vinci |
La distinzione fra agire strumentale e agire comunicativo, che è al
centro del pensiero di Jürgen Habermas, ha il suo luogo di nascita e una delle
sue applicazioni più significative nel confronto con la visione dell’attività
lavorativa che ci offre Karl Marx, sia nei suoi scritti giovanili che nelle opere
economiche della maturità1. L’elemento decisivo della differenziazione critica
habermasiana sta nell’esplicita volontà di spezzare il nesso, considerato
troppo diretto, fra i modi di produzione e le forme di coscienza. Abbiamo
dunque il riproporsi di un pregiudizio deterministico verso la concezione
materialistica della storia che avrebbe come suo esito inevitabile
un’equiparazione fra la teoria della società e la scienza della natura2. Conseguentemente a una “svolta linguistica” che coinvolge l’impianto di
fondo della sua filosofia Habermas ritiene di dover ricondurre le
configurazioni di potere che fissano la ripartizione degli strumenti di
produzione e le modalità delle loro forme di proprietà, all’istituzionalizzarsi
di interazioni mediate