Karl Marx ✆ Kirinuke |
Roberto Finelli
1. E’ la questione dell’individuazione, della
messa in valore della soggettività, rispetto ad una più tradizionale questione
sociale, che costituisce oggi, io credo, la linea più durevole e feconda dei
movimenti di emancipazione dell’ultimo cinquantennio e la linea di apertura di
un possibile futuro in cui le relazioni umane non debbano continuare ad essere
mediate e consentite dalla sola mondializzazione delle merci e del capitale.
Sulla questione della soggettività, delle sue istanze più esistenziali ed
emozionali che non sociali, molto ha avuto a dire e pensare la tradizione più
illuminata e rigorosa del femminismo, del pensiero di genere e della
differenza, malgrado la resistenza all’ascolto e al confronto praticata al
riguardo da molti ambiti dell’emancipazione intellettuale e sociale. Ma, a mio
avviso, è soprattutto alle scienze della psicoanalisi nel loro complesso,
guardando con maggiore attenzione al freudismo e allo junghismo e con molto
maggiore sospetto verso il lacanismo, che siamo debitori di acquisizioni nuove
e ulteriori rispetto al tema della costituzione della soggettività personale,
in una linea di debito che anche qui spesso non è riconosciuta quanto invece
combattuta e marginalizzata. Le scienze psicoanalitiche ci consegnano infatti un
arricchimento e una complicazione del concetto di libertà come di quello di
società che arricchiscono e nello stesso tempo complicano la già ricca
tradizione moderna su questi temi. Libertà ora viene a significare, più che
assenza o riduzione da vincoli esterni, limitazione o affrancamento da vincoli
interni.