Karl Marx ✆ A.d. |
Tiziano Bagarolo
| Prendendo
spunto dalle indicazioni fornite da Juan Martinez Alier in Ecological
Economics, l’autore affronta il tema del rapporto fra il marxismo e
l’ecologia alla luce del carteggio intercorso nel 1880 fra Karl Marx e un
giovane intellettuale socialista ucraino, Sergej Podolinskij. Quest’ultimo,
partendo dai principi della termodinamica, in un saggio pubblicato in alcune
riviste socialiste europee aveva proposto una revisione della teoria marxiana
della produzione. Secondo l’autore, l’approccio di Podolinskij conteneva alcune
idee anticipatrici circa la natura entropica dei processi economici e il
duplice processo di accumulazione e di dissipazione dell’energia solare che si
svolge sulla superficie terrestre, ad opera il primo delle piante e il secondo
delle altre forme viventi. La fecondità delle idee di Podolinskij, tuttavia,
non fu intesa adeguatamente; Engels si espresse in proposito in modo
sostanzialmente (anche se non interamente) negativo in due lettere a Marx del
dicembre 1882. Entrambi furono ostacolati nel giudizio per il fatto che non
avevano ancora fatto approfonditamente i conti con il principio di entropia e
le sue implicazioni. In effetti, l’elaborazione della “critica dell’economia
politica” era avvenuta in una fase precedente a quella in cui essi cominciarono
a riflettere sul secondo principio. Anche per questo, malgrado la presenza
negli scritti e nel pensiero di Marx e di Engels di significativi temi “ecologici”,
rimase nel marxismo una concezione inadeguata e ambivalente di “sviluppo delle
forze produttive” e ciò ha in parte contribuito al “lungo divorzio” tra
marxismo ed ecologia.