Karl Marx ✆ A.d. |
Luigi Pandolfi | Sono sempre più persuaso che nel modo in cui
si presenta l’attuale fase di sviluppo del capitalismo su scala globale, con le
cicliche e perduranti crisi che l’accompagnano, alcune delle categorie e delle
intuizioni marxiane possono rivelarsi ancora utili nella comprensione di
fenomeni sociali ed economici complessi. Proprio la riscoperta del filosofo di
Treviri in questo delicato frangente, segnato dalla crisi di un’economia in cui
la componente finanziaria ha decisamente preso il sopravvento, dimostra come la
necessità di una critica dell’esistente si accompagni sempre più a quella di
riferimenti interpretativi forti, che aiutino la comprensione della realtà. La
crisi della politica non è quella che generalmente ci raccontano, parlando di
stipendi della casta o di altre cose simili: essa è data dall’incapacità della
stessa di corrispondere alle sfide di questa modernità, dal suo essere
degenerata in politicantismo. Non sto proponendo un ritorno al passato, né
credo che certi modelli di ieri siano riproponibili oggi. Non penso nemmeno che
la foto di Karl Marx debba essere di nuovo appesa sui muri delle sezioni e
venerata come si trattasse di una divinità. No. Propongo solamente una
riflessione sui dilemmi del tempo presente, avvalendomi, per quanto è possibile,
di qualche strumento che per tanti anni ha aiutato la comprensione della
realtà, tonificando per questo anche l’azione.
Per non limitarci ad
enunciazioni di principio, facciamo però qualche esempio. Il cuore della
critica marxiana delle forme di