Karl Marx ✆ Kenny McAndrew |
Ascanio Bernardeschi
1. Premessa
La coincidenza fra gli importanti studi filologici attorno
all’edizione storico-critica delle opere di Marx ed Engels1 e l’avanzare
di una importante crisi del capitalismo mondiale, ha determinato una ripresa
dell’interesse verso la teoria della crisi economica all’interno del sistema di
analisi di Marx. Se ormai resta diffìcile per chiunque disconoscere
l’importanza del lascito marxiano su questo argomento, gli stessi estimatori di
Marx si dividono fra di loro su questioni interpretative rilevanti. Ne è esempio
il pregevole numero monografico sulla crisi in Marx della rivista «Pagine
inattuali» 2.
Per esempio Giovanni Sgro’, curatore del numero della
rivista, nella sua analisi dei Quaderni
di Londra 3, sostiene che in Marx non «vi siaun’unica teoria
della crisi» ma «diversi approcci teorici per l’analisi e la
spiegazione delle crisi» 4. Stefano Breda da parte sua sostiene - se abbiamo ben capito
- che non esista, e non possa esistere all’interno del livello di astrazione
cui giunse Marx, una teoria della crisi in quanto la spiegazione di tali
fenomeni deve avere le caratteristiche di teoria
cuscinetto5 frapposta fra il cielo della teoria della struttura del modo
di produzione capitalistico e la terra dell’analisi dei fenomeni
contingenti che caratterizzano le diverse crisi 6.