◆ In der wirklichen
Geschichte spielen bekanntlich Eroberung, Unterjochung, Raubmord, kurz Gewalt
die große Rolle. In der sanften politischen Ökonomie herrschte von jeder die
Idylle. — Karl Marx, Das Kapital
Karl Marx & Friedrich Engels ✆ A.d. |
Luca Basso
La riflessione intorno alla struttura e alla valutazione
della Gewalt ha sempre
costituito una questione controversa all’interno del marxismo, a causa delle
(apparenti o reali) ambiguità esistenti all’interno del percorso teorico di
Marx ed Engels, e a causa della rilevanza delle conseguenze politiche insite in
una determinata scelta di campo al riguardo. La trattazione del concetto indicato,
da parte di Marx e Engels, si contraddistingue per una sostanziale ambivalenza,
presentando quindi una caratterizzazione complessa e articolata, che sembra
irriducibile sia alla sua esaltazione in quanto “levatrice della storia”, sia,
di converso, alla sua eliminazione sulla base di una conciliazione “irenica”
fra marxismo e pacifismo. Ad offrire un’occasione molto stimolante per
l’approfondimento di tali temi è l’articolo di Etienne Balibar (2001a) sulla
nozione di Gewalt, apparso sull’Historisch-kritisches Wörterbuch des
Marxismus[1].