8/2/16

Le undici tesi su Feuerbach di Marx, secondo Ernst Bloch

Karl Marx ✆ David Levine 
«Per la prima volta lo spirito è diventato tanto potente, finalmente capisce quello che è diventato; proprio perché si è spogliato della sua natura precedente, spesso falsamente sublime. Perché lo spirito è diventato un canto veramente politico, e finalmente è uscito dal passato e dal contemplato per farsi al presente. Per di più al presente di quell’epoca che non ammetteva lo spirito come etere, ma che lo utilizzava come potere materiale» Ernst Bloch, Il principio speranza.
Ernst Bloch ✆ David Levine

Nicola Boidi    |    Ernst Bloch, il fenomenologo delle passioni di attesa – tra cui emerge come la più potente di tutte la speranza– il filosofo dello spirito dell’utopia concreta, individua nell’opera del giovane Marx nel suo complesso, con incastonata al centro come sua gemma le Undici Tesi su Feuerbach, quella che egli definisce «una nuova differente pulsione di pensiero», «una nuova differente direzione per la filosofia» rispetto a tutta la tradizione precedente. In che cosa consiste questa nuova pulsione filosofica? In quella che Bloch «scolpisce» con le seguenti parole: «Per la prima volta lo spirito è diventato tanto potente, finalmente capisce quello che è diventato; proprio perché si è spogliato della sua natura precedente, spesso falsamente sublime. Perché lo spirito è diventato un canto veramente politico, e finalmente è uscito dal passato e dal contemplato per farsi al presente. Per di più al presente di quell’epoca che non ammetteva lo spirito come etere , ma che lo utilizzava come potere materiale».

Al di là tale formulazione poetica, ispirata, «medianica», il compito nuovo e inaudito che Bloch vede assegnare dal giovane Marx alla filosofia, la nuova natura di «canto finalmente politico» che la filosofia assume, è riassunta in modo paradigmatico dalla celebre Tesi 11 su Feuerbach: « I filosofi hanno solo diversamente interpretato il mondo, ma si tratta di trasformarlo».