16/4/16

Le prefazioni del Manifesto — Colpo d'occhio sullo sviluppo del marxismo in Italia

Francesco Galofaro   |   Perché scrivere una nuova prefazione di un testo? Con Genette (1987) sappiamo che ogni prefazione ha la funzione di orientare l'interpretazione del lettore. Se è così, le introduzioni al Manifesto del partito comunista costituiscono un documento di eccezionale interesse: dicono molto del modo in cui questo scritto, piccolo ma pericoloso, è stato interpretato nel corso dei suoi quasi 170 anni di vita. Un periodo in cui è stato continuamente ristampato mentre mutavano le sorti del movimento dei lavoratori, della filosofia marxista e delle forme di Stato che ad essa si ispiravano e si ispirano tutt'ora. Wikipedia conta una sessantina di edizioni italiane, ma basta dare un'occhiata al catalogo opac per rendersi conto che il computo è largamente incompleto. Fortunatamente, il numero delle prefazioni e delle introduzioni è minore; nonostante questo non è stato possibile reperirle tutte. Il nostro criterio è stato il seguente: abbiamo effettuato un campionamento di grappoli di testi a distanza di più o meno cinquant'anni. In questo modo si sono evidenziate alcune funzioni interessanti delle prefazioni:
- Bilancio della storia del movimento dei lavoratori dal 1848;
- Attualizzazione del Manifesto nel contesto della nuova edizione;
- Orientamento del lettore entro il dibattito marxista coevo, tanto per ciò che riguarda la teoria quanto per le opzioni politiche che ne conseguono.
Abbiamo considerato prefazioni fondamentali, quali quelle di Labriola o di Togliatti;  altre ci sono sfuggite. Ci è stato impossibile reperire alcune edizioni rare, come  quella a cura del PCdI del 1925, della quale abbiamo notizie indirette. Mancano le poche prefazioni edite dalla così detta Nuova sinistra, quali quella di Corvisieri e Rostagno; come vedremo, alcuni esponenti del dibattito teorico del marxismo degli anni '60 e '70 diverranno prefattori di Marx molto più tardi, a partire dagli anni '90. Ci scusiamo con il lettore per le carenze del nostro lavoro; ne segnaleremo di volta in volta i limiti scientifici e il perimetro e ci ripromettiamo di colmare le lacune in seguito.
Leggere / Scaricare — PDF: 29 pp.
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