Karl Marx ✆ Holzschnitt |
► Il testo è una sintesi della
relazione presentata all’Università di Bergamo, al convegno internazionale
“Reading the Grundrisse” (Leggere i Grundrisse), organizzato dal dipartimento
di Scienze Economiche, nell’ambito dell’unità di ricerca Prin 2006 (coordinata
da Mario Cingoli dell’Università di Milano Bicocca), e promosso
dall’International Symposium of Marxian Theory e dalla rivista anglosassone
“Historical Materialism”
Riccardo
Bellofiore | I
Grundrisse sono un testo fondativo. L’enorme manoscritto va preso per quel
che è: una frenetica, e geniale, stenografia intellettuale. Un testo pieno di
ambiguità che hanno permesso letture contrapposte, caratterizzate ora
dall’estremo soggettivismo, ora dall’estremo oggettivismo. A me pare che vadano
letti in modo diverso da quello corrente, a “ritroso”, sullo sfondo del Capitale. Non nella sequenza inversa,
che si è in qualche modo imposta: i Grundrisse “prima” del Capitale. Il che scivola, prima o poi, negli uni “contro” l’altro. Nei Grundrisse
Marx, che ha già ben chiara la distinzione tra “capacità lavorativa vivente” e
il lavoro in quanto tale, come “attività”, si esprime ciò non di meno con
grande ambiguità: una ambiguità che scomparirà pressoché del tutto nel Capitale.