22/12/13

Neoliberismo e egemonia culturale

Daniela Palma & Francesco Sylos Labini  |  Il 5 novembre del 2008 la regina d’Inghilterra visitò la prestigiosa London School of Economics e durante la cerimonia fece una domanda passata alla storia come “la domanda della regina”. Ci sono delle versioni discordanti sulle parole esatte che ha utilizzato, ma il senso è questo: “Come mai la maggioranza degli economisti non ha previsto la crisi finanziaria del 2008?” Ricordiamo, infatti, che il fallimento della Lehman Brothers nel settembre del 2008 ha dato origine alla più grande crisi finanziaria dal 1929 e alla recessione di tanti paesi che ancora dura, e che economisti di fama mondiale non sono stati capaci né di prevedere la crisi né  di interpretare quello che stava avvenendo dopo che la bolla era già scoppiata.
Dieci autorevoli economisti inglesi hanno poi scritto alla Regina una lettera, spiegando che una delle ragioni principali dell’incapacità della professione di dare avvertimenti tempestivi della crisi imminente è la formazione inadeguata degli economisti, concentrata sulle tecniche matematiche: così che “l’economia – l’economics – è diventata una branca delle matematiche applicate.”