Daniela Palma &
Francesco Sylos Labini | Il 5 novembre del 2008 la
regina d’Inghilterra visitò la prestigiosa London School of Economics e durante
la cerimonia fece una domanda passata alla storia come “la domanda della
regina”. Ci sono delle versioni discordanti sulle parole esatte che ha utilizzato,
ma il senso è questo: “Come mai la maggioranza degli economisti non ha previsto
la crisi finanziaria del 2008?” Ricordiamo, infatti, che il fallimento della
Lehman Brothers nel settembre del 2008 ha dato origine alla più grande crisi
finanziaria dal 1929 e alla recessione di tanti paesi che ancora dura, e che
economisti di fama mondiale non sono stati capaci né di prevedere la crisi
né di interpretare quello che stava avvenendo dopo che la bolla era già
scoppiata.
Dieci
autorevoli economisti inglesi hanno poi scritto alla Regina una lettera,
spiegando che una delle ragioni principali dell’incapacità della professione di
dare avvertimenti tempestivi della crisi imminente è la formazione
inadeguata degli economisti, concentrata sulle tecniche matematiche: così
che “l’economia – l’economics – è diventata una
branca delle matematiche applicate.”