► In considerazione dei temi e delle sezioni presenti nella rivista, la
redazione inserisce nella sezione marxiana l’Introduzione e l’indice del volume
di Roberto Finelli, appena pubblicato presso la casa editrice Jaca Book, dal
titolo "Un parricidio compiuto. Il confronto finale di Marx con Hegel". Pur
non rientrando tale inserimento nel piano organico originariamente concepito e
realizzato dai curatori del presente numero, non lo si è ritenuto inopportuno e
incongruo rispetto alla tematica e alla ispirazione complessiva di “Consecutio Temporum”
Introduzione:
dal bisogno al riconoscimento Roberto Finelli
1. I movimenti della nostra giovinezza, degli
anni sessanta e settanta del secolo scorso, a me che sono stato partecipe di
quella stagione, appare che abbiano espresso, nelle loro avanguardie
piùminoritarie e raffinate, una rivoluzione culturale che si può
sintetizzare nel motto, “da un’antropologia della penuria a
un’antropologia del riconoscimento”. La
generazione nata nel dopoguerra, e che giungeva nel mezzo degli anni ’60
all’Università, infatti poneva fine, con un accesso di massa alla cultura
superiore, ad un’autorappresentazione tradizionale dei ceti subalterni,
consegnata al predominio, sul piano del desiderio, ancora della sola
bisognosità materiale e all’unico valore dell’eguaglianza, quale criterio
etico-politico privilegiato per il soddisfacimento di tale obbligatorietà. Nel
tentativo, a muovere dai primi movimenti studenteschi del febbraio del ’68,
d’inaugurare un nuovo modello d’umanità possibile, che – al di là, ma non senza
l’eguaglianza – rivendicasse, attraverso la celebrazione
dell’antiautoritarismo, l’orizzonte ulteriore dell’opportunità, per ciascuno,
d’individuarsi e di realizzare nel modo più personale il proprio sé.