4/12/14

Lucien Goldmann: Il pari socialista di un marxista pascaliano

Lucien Goldmann ✆ A.d.
Michael Löwy   |   Lucien Goldmann (1913-1970) è stato uno dei più importanti rappresentanti della corrente umanista e storicista del marxismo del ventesimo secolo. I suoi lavori filosofici e di sociologia della cultura – soprattutto Il dio nascosto,2 analisi innovatrice della visione del mondo tragica in Pascal e Racine – sono fortemente marcati dall’influenza di Storia e coscienza di classe e si oppongono radicalmente alle letture positiviste o strutturaliste del marxismo. Ebreo rumeno stabilito in Francia a partire dagli anni Trenta, Goldmann si rifaceva ad un socialismo dell’autogestione, altrettanto critico e della socialdemocrazia e dello stalinismo. 

È solo di recente, grazie alla biografia redatta da un ricercatore nordamericano, Mitchell Cohen, The wager of Lucien Goldmann, che conosciamo il percorso rumeno di Goldmann, prima del suo arrivo a Parigi:3 nato nel 1913 a Bucarest, il giovane Lucien viveva con la sua famiglia giudea nella piccola cittadina di Botoșani in Moldavia [regione della Romania confinante con l'omonimo stato]. È a quest’epoca (1934) che pubblica, in una rivista vicina ai comunisti, il suo primo articolo, uno studio marxista della visione tragica del mondo in N.D. Cocea – lo scrittore rumeno Nicolae Dumitro Cocea (1880-1949) – e in Karl Krauss. Espulso dalle fila comuniste in quanto «trotzkista», parte poco tempo dopo per Vienna e in seguito Parigi, dove arriva attorno al 1934.4