Karl Marx ✆ Denis Ratner |
Marcello Musto | Pochi
uomini hanno scosso il mondo come Karl Marx. Alla sua scomparsa, passata
pressoché inosservata, fece immediatamente seguito, con una rapidità che nella
storia ha rari esempi ai quali poter essere confrontata, l’eco della fama. Ben
presto, il nome di Marx fu sulle bocche dei lavoratori di Chicago e Detroit,
così come su quelle dei primi socialisti indiani a Calcutta. La sua immagine
fece da sfondo al congresso dei bolscevichi a Mosca dopo la rivoluzione. Il suo
pensiero ispirò programmi e statuti di tutte le organizzazioni politiche e
sindacali del movimento operaio, dall’intera Europa sino a Shanghai. Le sue
idee hanno irreversibilmente stravolto la filosofia, la storia, l’economia.
Eppure, nonostante l’affermazione delle sue teorie, trasformate nel XX secolo
in ideologia dominante e dottrina di Stato per una gran parte del genere umano
e l’enorme diffusione dei suoi scritti, egli rimane, ancora oggi, privo di
un’edizione integrale e scientifica delle proprie opere. Tra i più grandi
autori, questa sorte è toccata esclusivamente a lui.
Ragione primaria di questa particolarissima condizione
risiede nel carattere largamente incompleto della sua opera. Se si escludono,
infatti, gli articoli giornalistici editi nel quindicennio 1848-1862, gran
parte dei quali destinati al «New-York Tribune»,