17/2/14

Globalizzazione, capitale, lavoro

“Per riassumere: nello stato attuale della società, che cosa è dunque il libero scambio? È la libertà del capitale. quando avrete lasciato cadere quei pochi ostacoli nazionali che raffrenano ancora la marcia del capitale, non avrete fatto che dare via libera alla sua attività. […] Il risultato sarà che l’opposizione fra le due classi [capitalisti e lavoratori salariati, n.d.a.] si delineerà più nettamente ancora. […] signori, non vi lasciate suggestionare dalla parola astratta di libertà. Libertà di chi? non è la libertà di un singolo individuo di fronte a un altro individuo. È la libertà che ha il capitale di schiacciare il lavoratore.” | Karl Marx, Discorso sulla questione del libero scambio, pronunciato il 9 gennaio 1848 all’Associazione democratica di Bruxelles.

Giovanna Cracco  |  Ci sono parole che fanno la loro comparsa nei ristretti circoli economici, migrano nei discorsi politici e vengono infine proposte e riproposte dai mass media fino a farle diventare parte del lessico comune dei cittadini; ma ogni passaggio le semplifica, le riveste con l’abito adatto allo scopo e all’occasione. Così, i primi utilizzatori sono e restano ben consapevoli del loro nudo significato, gli ultimi ne hanno appena una vaga idea. E quando il tempo sbiadisce i lustrini e lacera